Sunday 1 November 2015

Week end milanese...


Milano, 31 ottobre,  Expo 2015.

Ci ho riprovato….ma quando mi faccio un’opinione su qualcosa, difficile che poi cambi solo perché l’occasione è diversa. La mia esperienza di settembre a quest’evento non aveva avuto molto successo. A cominciare dalle indicazioni autostradali, a mio avviso non troppo chiare. Per proseguire con le navette dal parcheggio alla fiera….non troppo frequenti per l’affluenza di pubblico. Per finire poi con ciò che più mi ha lasciata esterrefatta…..5 (leggasi cinque!!!!) ore di fila per riuscire ad entrare nel padiglione del Giappone, a quanto pare il più  visitato!!!! Qualcuno ci ha considerati fortunati, visto che fino a poco prima le ore erano 7 (leggasi sette!!!!). Il tutto seguito da altrettante ore di fila per qualsiasi altro padiglione…..Inghilterra, Israele, Turchia….continuando con nazioni probabilmente  assolutamente sconosciute a molti di coloro in fila per entrarvi! Mi sono chiesta di quante ore fosse composta una giornata dei visitatori dell’Expo!!


La mia capacità di intendere e la mia dignità  non potevano essere messe alla prova oltremisura. Ecco perché a questa seconda occasione mi sono rifiutata. E invece che lasciarmi fagocitare dalla folla della celebrazione di fine Expo, ho preferito una passeggiata in Piazza Duomo con visita in un famoso grande magazzino dove una dolcissima commessa mi ha presentato in modo molto elegante e professionale i suoi profumi. Dedicandomi del tempo, mi sono anche lasciata coccolare da un make-up che avrei sfruttato per la serata.















L’occasione di questo week end milanese è stata la partecipazione ad una convention in cui avrei incontrato i centre manager delle università in cui si svolgono solitamente i viaggi-studio che organizzo per l’estate.  Si rivela ogni volta un’occasione interessante e fruttuosa perché mi dà la possibilità di confrontarmi e soprattutto di conoscere proposte didattiche internazionali che aprono molte strade. Mi  piace ascoltare i progetti dei corrispondenti provenienti da nazioni anglofone: mi fa sentire parte del mondo, di quel mondo a cui sento appartenere.
E quindi prossimo viaggio….Irlanda, the emerald island.   Dublino, la città del mio amato Oscar Wilde. Di James Joyce, con la passeggiata di Leopold Bloom, raccontata nel suo Ulysses.   Di Samuel Beckett. Di W.B.Yeats. Terra di cultura, quindi, di verde, di mare, di religiosità sentita ma anche di grande divertimento.  Last but not least, la terra del “four seasons in one day”……ma questo chi sceglie di andare in questi posti lo sa!
Ecco. Questa sarà l’esperienza degli studenti che decideranno di venire con me la prossima estate.

Io li aspetto. 
E l’esperienza sarà anche mia, ovviamente.

2 comments:

Unknown said...

Prof!!! Ha fatto bene .. Ha preso la scelta migliore tutti mi hanno raccontato delle file lunghe e interminabili del Giappone.. Italia .. Inghilterra. A proposito di J.Joyce e la sua opera "The Dubliners" come dimenticare le sue spiegazioni, letture ed interrogazioni !!! La prof più brava che ci sia ❤
Eleonora, bacio !!

Giuseppina Giaimo said...

Ele...e come dimenticare la vostra classe!!!! Ricordi quante discussioni? :)
Di "Dubliners" ricordi sicuramente Eveline.... ora che hai qualche anno in più puoi sicuramente capire cosa intendevo quando parlavo di "scelte"!
Ti abbraccio
Prof